mercoledì 27 giugno 2012

il parere della jury

Architetti in jury:

Silvia Mastrandera
Marzia Fiume Garelli

Oggetto del dibattito:

Forum City Center, progetto urban-void 38

Pronti, via. Spiegato ogni singola virgola riguardanti il programma, il bang e l'analisi ambientale, l'attenzione della jury si è fermata sulla idea di silhouette da me ideata.
Spiegata l'idea di creare una scatola distorta e che tende ad aprirsi intorno al mio bang, mi è stato consigliato di marcare e di aumentare l'effetto delle estensioni verso gli spigoli dell'involucro. Infatti se si vuole creare quell'effetto di forze così contrastanti tra loro (la parte centrale del prospetto viene "attratta" verso il corpo scala, mentre gli spigoli vengono respinti da esso) conviene accentuare di più queste estensioni, a loro parere troppo poco accentuate e quindi poco propense nel fare captare tale effetto visivo.

CONSEGNA PRE-FINALE






martedì 8 maggio 2012

LA GRIGLIA


THE PARTNERSHIP

Sapevo dove andare a parare sin dall'inizio della nascita del mio programma.
L'idea mi venne come un lampo durante un quotidiano allenamento in palestra: il programma di MIXITE' su cui il mio progetto si sarebbe evoluto ce lo avevo proprio davanti gli occhi.... il mio centro sportivo, il Forum Sport Center, società sportiva dilettantistica.

Luogo in cui i 5 punti di EXCHANGE, LIVING, CREATE, REBUILDING NATURE, INFRASTRUCUTRE coesistono in simbiosi tra loro... perfetto direi, ma allora perchè non creare una base satellite situata proprio dall'altra parte di Roma (il quartiere Appio tra l'altro è  zona che ospita molti uffici) per tutti i soci impossibilitati a raggiungere la centrale in qualsiasi momento del giorno?

Ho così esposto all'amministrazione del Forum Sport Center l'idea del nuovo FORUM CITY CENTER, risultando molto interessante e pronta per essere "sponsorizzata".



Sotto segue il link della società:

http://www.forumroma.it/

sabato 21 aprile 2012

BANG of SENDAI





TOYO ITO

L'architetto giapponese nasce a Seul nel 1941, e nel corso della sua carriera è riuscito ad imporsi come uno degli architetti più innovativi ed influenti al mondo. Il suo ruolo storico è da una parte quello del pioniere e dall'altra quello di uno dei più maturi ricercatori dei rapporti tra informatica e architettura.
Essendo giapponese, Ito vive il mutare delle stagioni, degli agenti atmosferici, del paesaggio accoppiandoli con il nuovo mondo dei media elettronici e delle informazioni.

La Torre del Vento

Nel 1986 a Yokoama, Ito trasforma una torre dell'acqua del sistema di condizionamento di un centro commerciale in uno scambiatore di informazioni, un'architettura sensibile capace di mutare costantemente. Essa si modifica interattivamente seguendo il flusso della vita e delle situazioni lungo il mutare della giornata. Tutto il sistema muta al variare delle situazioni, dei rumori, delle ore del giorno e della notte, variando e sviluppando all'interno una musica ambientale: gli input, i rumori esterni, vengono trasformati in una musica in continua mutazione. Ne esce fuori non una costruzione che occupa l'ambiente, ma una con cui interagisce, usando l'elettronica come elemento di interscambio.



Mediateca di Sendai

La metafora su cui si basa il progetto della mediateca a Sendai unisce concetti naturali e artificiali: un acquario dalle dimensioni di 55x55 metri.Nonostante la trasparenza delle facciate, che rivela le divisioni dei solai all'esterno, il colpo d'occhio che scaturisce è di un singolo volume, di un recipiente.La "scatola", come un vero e proprio acquario, è piena di alghe che "danzano nell'acqua". Sono dei tubolari metallici saldati insieme, he formano 13 cilindri costruttivi e che vanno dal piano terra alla copertura, forando i piani quasi naturalmente. Come per i vegetali, la struttura cresce e si sviluppa verso l'altro, con varie torsioni e deformazioni. Le composizioni nascono dall'incontro casuale delle forme, a volte come nella natura.Questi 13 pilastri rappresentano effettivamente la struttura che regge l'edificio, ma per di più sono dei volumi a pianta circolare con diverse funzioni: corte verticali, alloggi di impianti di circolazione come scale e ascensori, lucernari, vuoti per gli scarichi idraulici e condutture elettriche.


















                   
                   

                  

                   

venerdì 20 aprile 2012

COMPAGNI DI STRADA

Spesso durante un viaggio facciamo nuove amicizie interessanti...




                                                                                               Toyo Ito




Grin Grin, Fukuoka (Japan)





Sendai mediatheque, Sendai (Japan)









PROGRAMMA pt2

L'Effetto della Musica sul Corpo

Dalla ricerca sulla Neuromusica della Fondazione Mariani

lunedì 19 marzo 2012

PRESENTAZIONE AREE DI PROGETTO


AREA 38

L‘urban void 38 _ All'incrocio tra via Davila e via Botero, il vuoto urbano in questione si presenta come un piccolo ed accogliente giardino dedicato a Beato Tommaso Maria Fusco.

Lungo i due margini stradali è delimitato da un filare di alti platani, mentre a marcare i margini con gli edifici confinanti sono presenti aiuole, la cui manutenzione lascia un po' a desiderare.

Si trova alla stessa quota della sezione stradale.







AREA 2

L‘urban void in questione è un’area posta tra via Cesare Baronio, via Luigi Gaetano Marini e via Raffaele de Cesare.

Si presenta come un’area rialzata rispetto alla sezione stradale sostenuta da un muretto in mattoni, ed allestita, in maniera alquanto estemporanea, ad area ludica e di relax.

Ai margini, dove esso non è limitato dalle strade, emergono due situazioni importanti: un palazzo di cinque piani del primo dopoguerra ed una vecchia autofficina, tanto degradata quanto importante, la quale penetra nel lotto dandogli la caratteristica forma ad “L”.

La presenza nell’intorno di edifici alti non più di 5-6 piani dona al vuoto in questione un buon soleggiamento.